Analisi delle puntate e del personaggio di Sancar Efe magistralmente interpretato da Engin Akyürek analisi scritta da Navid Shahzad. Attrice e scrittrice pakistana, ha recentemente presentato il suo libro “Aslan’s Roar: Turkish Television and the Rise of the Muslim Hero”, in un caffè a Lahore. La ricordiamo perché ha fatto un’analisi approfondita del personaggio di Dağhan Soysur e del dramma Ölene Kadar.

Gli eroi sono disponibili in ogni forma e dimensione. Dalle creature divine con abilità sovrumane alle persone comuni che vivono una vita ordinaria, ma che si presentano all’altezza quando necessario. Confronta il battaglione dei moderni eroi dei fumetti con uomini e donne nella vita reale che svolgono il ruolo principale contro le malattie, i disastri causati dall’uomo o persino le devastazioni della forza maggiore. Qualunque sia il tipo di eroe di cui stiamo parlando, un filo è comune alla nostra percezione di ciò che costituisce un eroe. Vogliamo la perfezione; in effetti, lo desideriamo. Eppure, curiosamente, quando lo vediamo effettivamente in azione come nei personaggi televisivi, nei film o nei libri, tendiamo a vederlo come irraggiungibile. Dicono che la natura non disegna mai una linea retta perfetta. Ironia della sorte, è questa stessa qualità che rende impressionante la bellezza del mondo naturale. Considera di passare un pomeriggio sotto i rami nodosi di un albero millenario e vivrai un perfetto momento di serenità: tra la miriade di attori attuali, sembra che Engin Akyürek abbia la strana capacità di vedere oltre la linea retta. Come dimostra il corpo del suo lavoro, la sua scelta di personaggi non è mai stata dettata dai perimetri della perfezione “eroica”.

Pertanto, interpretare l’antieroe è diventato il segno distintivo di questo attore sensibile, intelligente, di immenso talento e abile. Ogni ruolo che ha scelto di interpretare è caratterizzato da una capacità unica di anticipare la reazione del pubblico ai personaggi che interpreta.

Non sarebbe un’esagerazione affermare che ci sono solo una manciata di attori che sarebbero disposti non solo a sfidare sé stessi, ma anche a rischiare una possibile conseguenza negativa da parte del pubblico.

Considera, ad esempio, la sua scelta di Mustafa Bulut in Bir Bulut Olsam, (2009), di interpretare un amante violento, epilettico, ossessivo e appassionato. Akyürek ha creato un ritratto di un personaggio imperfetto ma alla fine identificabile, che si sposta dalla determinata ricerca di sua cugina Narin di evolversi come padre amorevole e possibilmente un buon essere umano. Poco è lasciato all’immaginazione di quanto sia “non eroico” Mustafa Bulut. Eppure la performance di Akyürek ci tocca così profondamente che abbiamo quasi iniziato a supportarlo. Sefirin Kızı, scritto e diretto dal pluripremiato team di scrittori e registi della serie di successo Sen Anlat Karadeniz (2018-2019), è prodotto congiuntamente da NG Media e 03 Turkey Medya; e presenta una magica colonna sonora di Gökhan Kırdar e Alp Yenier. La serie è distribuita da Star TV (2019) in Turchia e ha completato la sua prima stagione con 15 episodi affascinanti. Mentre interpreta il ruolo principale di Sancar Efe in Sefirin Kızı (The Ambassador’s Daughter), Akyürek sfida se stesso (e noi!).  Mentre interpreta un uomo “incivile”, orgoglioso, appassionato, possessivo, dittatoriale, forte, non pentito e altrettanto spietato. Basandosi esclusivamente sulla propria bussola morale, sfida tutti i limiti sociali in una sorta di isolamento morale autoimposto. In letteratura, verrebbe immediatamente classificato come l’eroe Byronic per antonomasia che corre verso una tragica fine. L’eroe Byronic è un tropo creato dal poeta, satirista e compagno inglese Lord George Gordon Byron, che era considerato “pazzo, cattivo e pericoloso da conoscere”, come percepito da una società seria, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, inorridita dalla sua ribellione contro le regole di proprietà accettate. Le caratteristiche essenziali dell’eroe Byronic sono il suo genio naturale, la sfida alla civiltà, il cattivo umore, la completa indipendenza e la sua aderenza a un semplice codice di condotta che enfatizza la lealtà e la fiducia. Questo è un uomo irresistibilmente attraente e ribelle; che gli dà un’aria di mistero malinconico, incomprensibile per la maggior parte delle persone. Fedele fino alla morte ai suoi cari, è ribelle, spinto dal rimorso e torturato dalla colpa dei peccati passati. Notevole per essere difficile da capire, l’eroe Byronic possiede una vita interiore complessa e ricca, alla quale solo pochi eletti possono accedere. Nel caso di Sancar, solo Nare, la figlia dell’ambasciatore, aveva il privilegio di poter entrare nei santuari interni del suo essere. 

Engin Akyürek Sancar

Il primo episodio di Sefirin Kızı è esploso su piccoli schermi come una bomba. Come potrebbe il nostro “eroe” non credere alla sua amata? Come poteva gettarla così spietatamente? Come poteva essere sordo ai suoi motivi di pianto? Come poteva mettere il proprio dolore di “tradimento” davanti al doloroso trauma della sua amata? Non è così che ci aspettiamo che un eroe agisca! La caduta ha portato a un acceso dibattito su eroi ed eroismo, con Gediz, l’amico di Sancar, che si è guadagnato la mano come lo straniero compassionevole che fa amicizia con la bella ragazza che incontra per caso su un aereo diretto a Bodrum. Opinioni forti volarono da una parte all’altra, alcune difendendo Sancar; altri condannandolo, così come gli scrittori che avevano pensato a uno scenario del genere! Molte parole arrabbiate sono state scambiate su Instagram e Facebook a seguito di confusione tra gli spettatori del personaggio immaginario di Sancar per il vero Akyürek. L’attore capisce che i personaggi imperfetti sono spesso spiacevoli, sono molto più rischiosi da interpretare ma che, in ultima analisi, sono molto più memorabili e carismatici per un pubblico sempre più esigente. I casi di Mustafa Bulut, Dağhan Soysür, Kerem in Çocuklar Sana Emanet e Umut in Bir aşk iki hayat sono eccellenti esempi della forte indipendenza e del coraggio di Akyürek come interprete.

To be continued….

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1 Comment

  1. […] della follia come nel caso di Mustafa Bulut, l’eroe Byronic (precedentemente presentato nella parte 1) è un personaggio maschile imperfetto: arrogante e autodistruttivo, altamente fiducioso, […]

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