Engin Akyürek

E se un giorno una pazza mi chiedesse: perché non scrivi qualcosa su Engin?
Ebbene è successo davvero! Questa pazza mi ha proprio chiesto questo!
“Scrivi, dai, scegli un argomento di cui parlare”…
Sono rimasta perplessa.
E come sempre ho reagito con una risata!
Mi son detta: “Lo chiede a me che non scrivo nemmeno un trafiletto sotto i post?”.

Io e lei siamo due pazze (per Engin sicuro, poi, forse pure nella vita…) ma non di quelle che si arrampicano sui cancelli (o forse si 🤣) ma due “pazze normali” , che vivono la vita con i suoi problemi e l’affrontano con ironia per depistarla.
Insomma, dopo averci pensato un po’ su mi sono detta: “Provaci!”.

Così, la prima immagine che mi si è palesata è stata una foto da sub di Engin Akyürek.

Molte sono le foto che lo ritraggono durante le immersioni: affiancato a un pesce, tra i relitti adagiati sul fondale, con gli amici di sempre, ma ce n’è una che ha catturato la mia  attenzione, quella in cui guarda dritto alla fotocamera con la maschera a coprirgli il viso ma non i suoi magnifici occhi ( e mi fermo qua altrimenti dovrei parlare delle mie, nostre, immersioni 🤣🤣🤣).
Bene dietro quella maschera in quel momento preciso credo ci sia il vero Engin Akyürek.

È una delle foto più  vere e sincere, non è  una foto di scena dei suoi personaggi e nemmeno di un servizio fotografico, ma una foto “privata” che lo ritrae nel suo mare di Kaş, elemento vitale per lui : ” È come se avessi una vita sott’ acqua”, dice.

Ho scelto non a caso di scrivere delle immersioni. Perché il mare è un elemento che mi fa sentire a mio agio, perché durante le immersioni non c’è bisogno di parlare (e dunque eviterei l’ostacolo  lingua 😉); là  in fondo al mare nessuno parla, tutto viene comunicato a gesti, ci si fanno segnali… Chi ama il mare lo sa che il mare è  fatto di silenzi, Ernest Hemingway lo scrive benissimo :

“Era considerata una virtù  non parlare, se non in caso di necessità, sul mare…”

C’ è qualcosa di speciale in una persona che si immerge.

Ci si immerge nel mare come in sé stessi, si può stare insieme ad altri, come nella vita in superficie, ma alla fine sei solo con te stesso, i rumori attorno sono ovattati, senti solo il tuo respiro. Essere dentro al mare è come essere in te stesso: ci sono nascosti emozioni, colori, suoni, profumi che non a tutti è dato scoprire, a volte sconosciuti anche a te stesso. Non sempre è facile farli risalire e portarli alla luce. Vorresti che rimanessero là, dove nessuno li deturpa, li vìola, non li comprende.

Guardare Engin che si aggira nel blu del mare mi fa pensare questo e incontrarlo proprio quando pensavo che nessuno più è capace di guardarsi dentro è stata per me una fortuna.


Non tutti sono fatti per le profondità, molti viaggiano solo in superficie, pochi sono quelli che si immergono. Engin Akyürek è uno di questi ❤️

Melina

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11 Comments

  1. Grazie per le bellissime parole rivolte al “nostro” Engin. Non a caso ama il mare e le immersioni perchè ama la profondità intesa come sentimento e ama tanto il silenzio in un mondo di confusione.

  2. Grazie Melina, adoro il mare e quello che hai scritto. Io non so se ci sia qualcosa di speciale in chiunque si immerga, ma sicuramente nel nostro Akyürek sì… e anche nelle sue amiche che non si limitano solo a guardarlo in tv! Grazie ancora ❤️😘

  3. Brava Melina mi piace quello che hai scritto. Io ho sempre avuto paura del profondo blu, però in questo periodo vedendo tutti i video che venivano pubblicati ho fatto delle riflessioni su quello che si può provare in tali profondità. Si è soli con sé stessi in un mare di silenzio. Brava ❤️❤️

  4. Très bien décrit. Ramener la profondeur et le silence de la mer à soi-même. Comme il le fait. J’adore la mer, mais m’immerger complètement m’oppresse et m’angoisse. J’ai pourtant essayer plusieurs fois. Probablement que je ne suis pas aussi sereine qu’Engin. Bravo

  5. Sono una donna di montagna….. non mi sono mai immersa nel profondo blu ….solo snorkeling qualche volta….ma quanto mi hai affascinata con il tuo scritto!
    Ci hai portate a vivere nel mondo delle sue emozioni ….un mondo fatto di immersioni nella pace e silenzio.
    Grazie

  6. Niente di più vero….il mare profondo con le sue luci ed ombre, dove l’unico suono è ,come dici tu , il tuo respiro , il battito del cuore che accelera per le emozioni e poi decelera…i movimenti lenti , la leggerezza e la levita’ del corpo che galleggia in un’ altra dimensione , dove sei “finalmente” a tu per tu con te stesso, con la tua intimità. Grazie, mi è sembrato di vivere tutto questo 🙏 🤩

  7. Bellissimo! Per un momento mi hai portato con il tuo racconto nel mondo di Engin ,il suo mondo “vero” lontano da flash, giornalisti, set Un mondo meraviglioso sottomarino dove c’ è vita e soprattutto pace e silenzio dove lui finalmente è se stesso ,c’è solo Engin un uomo che ama il mare e le immersioni Grazie💙🌊🙏

  8. Non tutti sono fatti per le profondità, molti viaggiano solo in superficie, pochi sono quelli che si immergono. Engin Akyürek è uno di questi…..con questa frase mi hai conquistata ❤️️

  9. Che prosa fantastica!! Grazie abla , ho scoperto un nuovo mondo: le immersioni viste con gli occhi di quelli che si calano nel profondo blù. Le motivazioni che spingono a farle, le emozioni che si ricavano dalle stesse. Viverle come descritte da Melina, deve essere meraviglioso!❤️

  10. Bravissima. Ama immergersi perché lì dove c’è il silenzio che ama, trova tanta vita🤍

    1. Carissima Melina, è proprio vero che Engin ci orienta verso la conoscenza profonda di noi, attraverso il silenzio, allontanando il tumulto dei pensieri. Vengo da una terra lambita dal mare, all’orizzonte le isole Eolie e l’Etna come vulcano, alle spalle le montagne. L’esperienza con il mare è potente. Dunque ti sono grata per avermi riportata, attraverso Engin che accende i ns cuori, verso la profondità che è cura di noi❣️

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