La Magia di Engin Akyürek: Responsabilità e Famiglia

Questo è un articolo del 2020, scritto da Nihan Varlık per il sito dizidoktoru.com, che propone una riflessione interessante sui ruoli interpretati da Engin Akyürek, almeno fino a Sancar.
Che ne pensate?

Engin Akyürek: l’attore che dà così risalto alla famiglia

Engin Akyürek è apparso inaspettatamente nelle nostre vite grazie a un concorso. Si è aggiudicato il primo posto semplicemente facendo ciò che doveva fare con calma, tranquillamente, e così è iniziato il nostro viaggio insieme a lui. Lo abbiamo visto come il figlio tranquillo, educato, compassionevole e obbediente alla famiglia, a volte anche come un giovane con la voce insolitamente alta, ma che in ogni caso non oltrepassava i limiti.

Ci sono sempre stati personaggi che in qualche modo hanno voltato le spalle alle loro famiglie o non sono riusciti ad andarci d’accordo, ma lui ci ha sempre fatto sentire il peso e la responsabilità della famiglia in tutti i personaggi a cui ha dato vita.

Lo abbiamo visto come Kadir, un apprendista pasticcere di baklava di Gaziantep, nella serie Yabancı Damat. Quando il suo amore per Nazlı si arenò sulla sponda opposta (si innamorò di un ragazzo greco, ndr), tentò in mille modi di riconquistare la donna che amava. Tuttavia, pur provandoci, non è riuscito ad andare oltre l’essere Kadir, un ragazzo obbediente, rispettoso, che teneva per sé i propri problemi e le proprie preoccupazioni. Si è ribellato come ogni figlio obbediente può fare, senza travalicare i limiti della tolleranza paterna.

Anche se in altri progetti questo non sempre c’è, non abbiamo mai visto un personaggio totalmente egoista, insensibile o che chiude le orecchie alla voce della sua coscienza. Dopotutto, questi atteggiamenti sono molto presenti in tutti i personaggi che “perseguono la propria causa”. Non è forse questo, il modo in cui dosa la violenza, la crudeltà e i sentimenti oscuri dei personaggi che interpreta, che rende Engin Akyürek diverso dagli altri?

Mustafa in Bir Bulut Olsam, Kerim in Fatmagül’ün Suçu Ne, Ömer in Kara Para Aşk, Sancar Efe in Sefirin Kızı… Il nome cambia in ogni lavoro, ma in ogni decisione, in ogni azione, sentiamo insieme a lui la pressione dei suoi genitori e il suo senso di responsabilità, anche quando la famiglia non appare nella sceneggiatura. Abbiamo sentito insieme a lui le parole che i suoi genitori gli sussurravano all’orecchio mentre faceva qualcosa che non andava bene o guardava senza reagire a quello che stava succedendo.

Mentre c’erano personaggi “rumorosi”, che disturbano la quiete e non danno pace né a sé stessi né agli altri, abbiamo visto Engin Akyürek spalancare silenziosamente una finestra, sporgersi verso la strada e ammonire: “Non risolvete i vostri problemi disturbando tutti!”. Beh, in mezzo a tanto rumore, pettegolezzi, grida, schiamazzi e spari, ci voleva proprio un avvertimento di questo tipo.

Quando guardiamo Engin Akyürek, è come se lui avesse appena suonato il campanello di casa nostra e noi ci mettessimo a correre verso la porta per essere i primi ad aprirla, e quando incrociamo il suo sguardo proviamo la stessa emozione che si prova quando vediamo uno di famiglia. A volte si fa attendere molto, ma quando entra nei panni del personaggio che interpreta, riesce a conquistare sempre il nostro cuore.

Engin Akyürek riesce sempre a trasmettere alla perfezione la responsabilità di essere figlio, indipendentemente dal personaggio che interpreta. A volte si arrabbia, a volte si rattrista, a volte è felice e, qualunque cosa provi, ti fa sentire sempre parte della famiglia.

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